Questa pandemia ci ha impedito di organizzare l’edizione de “La Notte Rossa 2020”. Il programma quest’anno, preparato tra giugno e luglio, era davvero ambizioso.
Avrebbe dovuto prepararci ai 100 anni della fondazione del PCI (1921 – 2021) attraverso alcuni incontri, dal vivo, con critici, storici e politologi. Avremmo dovuto presentare il libro, sostenuto dalla fondazione, sulla storia della sezione del PCI di San Polo a Venezia “Una Sezione contro” che contiene una preziosa prefazione di Aldo Tortorella, il nuovo numero di “Jacobin“, il notevole lavoro di Pandora Rivista, due tesi-ricerche universitarie che si sono avvalse dei molti materiali presenti nel nostro archivio (che continuiamo ad implementare anche grazie ad una minuziosa e paziente opera di ricerca e raccolta), nuove iniziative in vista della presentazione al Comune di Venezia dell’intitolazione ad Enrico Berlinguer di uno spazio pubblico. E poi la tradizionale “camminata di solidarietà”, la biciclettata tra le case del popolo a Mira, la proiezione di due film e gli incontri al circolo Arci a Venezia. Avremmo poi organizzato due momenti informativi sull’impegno di “Mediterranea” e della nuova esperienza ResQ (progetto di una nave italiana di soccorso nel Mediterraneo che ha come presidente l’ex pm Gherardo Colombo).
Ci dispiace proprio che non sia stato possibile tutto ciò.
Abbiamo scelto di non aggiungerci alle numerosissime esperienze di incontri che vengono proposti nelle varie piattaforme.
Contiamo di poterci vedere ed incontrare nella prossima primavera.
Per ora accogliamo la raccomandazione delle istituzioni ad evitare incontri ed assembramenti, nonché a mantenere il distanziamento.
Ci sembra anche una giusta spinta alla corresponsabilità.
Ognuno di noi faccia la propria parte e nel contempo chieda e proponga alle istituzioni, nei diversi gradi e con le diverse responsabilità, di accompagnare e non abbandonare chi è in difficoltà.
Come avevamo dichiarato lo scorso marzo, questa tremenda esperienza, rimette in primissimo piano il fondamentale ruolo della sanità pubblica e la necessità di una reale riforma fiscale più equa e più progressiva.
Allora diamo appuntamento a febbraio 2020 per la presentazione dello studio-ricerca, che la fondazione ha commissionato due anni fa, sulla “nascita del Partito Comunista d’Italia a Venezia nel 1921” e, a seguire, fino a novembre saranno programmati altri appuntamenti.
Invitiamo inoltre chiunque abbia materiali, manifesti, volantini, fotografie, cimeli, quadri sul PCI PDS DS a consegnarceli perché possano essere verificati, catalogati e messi a disposizione degli studiosi e degli appassionati e, soprattutto, affinché non vengano dispersi. Noi raccogliamo e custodiamo un pezzo di storia. E’ una delle nostre finalità e la svolgiamo nel rispetto e ricordo delle molte decine di migliaia di persone che hanno militato nel PCI, PDS e DS veneziano.