Abbiamo anche noi sospeso l’attività a causa di questa tremenda emergenza sanitaria. La riprenderemo a settembre con alcune iniziative che ci traghetteranno verso il 2021.
Siamo stati chiamati, ognuno di noi, alla corresponsabilità.
Riteniamo che sia stata la migliore azione politica attivata da questo governo.
Non ci permettiamo – ora – di valutare singole azioni di governo nazionale regionale o comunale.
Vogliamo tuttavia condividere questa scelta di fondo: aver detto la verità agli italiani senza alcun “storytelling”, aver corresponsabilizzato – ognuno nei propri diversi ruoli – i cittadini. Questa deve essere una precondizione per “la nuova politica”.
Vogliamo anche ribadire l’importanza e la strategicità della sanità pubblica e vorremmo citare l’amico e compagno Giovanni Berlinguer (riconosciuta figura di raccordo tra l’ambito medico-accademico, il mondo del lavoro e della fabbrica la politica – il PCI – e le istituzioni ) tra i padri della grande riforma sanitaria del 1978 “… Non è, infatti, retorico affermare che il soggetto principale è stato in grande misura il popolo, insieme agli specialisti; e che l’oggetto fondamentale è stata la salute in sé, insieme alle cure e insieme alla dignità della persona e ai diritti del corpo e della mente. Se guardiamo, insieme alla storia legislativa, le cronache di quel che accadde nella società e nella cultura, vediamo che in quel decennio inquieto e tumultuoso (1968-1978) si svilupparono idee, movimenti, lotte ed esperienze assai differenziate fra loro, ma convergenti nel valorizzare libertà e diritti delle persone e nel chiedere allo Stato ben più delle mutue …”
Vogliamo anche richiamare, non freddamente ma consapevoli che ogni parola della nostra Costituzione contiene, valore e passione, mediazione e responsabilità nonché grande senso della comunità, l’art.32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
E proprio per questo pensiamo che il fisco debba essere adeguato per garantire questi diritti “universali”: un fisco davvero progressivo e soprattutto una feroce lotta all’evasione fiscale.
Aggiungiamo anche che la dimensione raggiunta dalla spesa militare in Italia non è assolutamente giustificabile. Questa – la spesa per il settore militare italiano – dovrà costantemente diminuire. Dovrà essere adeguata alle reali “esigenze” potenziando di converso tutti quei servizi che sono stati – e saranno – chiamati ad affrontare le emergenze che colpiscono le persone (la Protezione Civile è sicuramente uno di questi).
Ne riparleremo.
Verificheremo tra qualche mese se, come qualcuno prevede, cambieranno le nostre abitudini, se saremo più attenti e sensibili a “proteggere la sanità pubblica”, se faremo realmente un “salto tecnologico”
Per ora ci permettiamo sinceramente di ringraziare le lavoratrici e i lavoratori della sanità, le lavoratrici e i lavoratori che hanno permesso agli italiani di “vivere” durante questo doloroso periodo di “distanziamento fisico (e sociale)” e a tutte le persone che con il loro consueto spirito di servizio hanno sostenuto chi era in difficoltà in queste tremende settimane. Hanno reso concreta e visibile la nostra Costituzione quando afferma che “… ogni cittadino ha il dovere di svolgere … un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Ci permettiamo anche un rispettoso e sentito pensiero ai famigliari ed amici di chi – purtroppo tanti, troppi – hanno perso una persona cara.