Giuseppe GOLINELLI (Bagnara di Romagna, 14.12.1920 – Mestre, 19.11.2004) Sottotenente dell’esercito, prende coscienza della tragedia rappresentata dalla guerra, durante l’occupazione italiana in Jugoslavia. Dopo l’armistizio, Golinelli aderisce al PCI partecipando attivamente alla Resistenza nella natia Romagna. A Liberazione avvenuta si trasferisce in provincia di Venezia, dove diviene segretario della camera del lavoro (1952) in sostituzione di Vittorio Flecchia, chiamato a far parte della segreteria nazionale della CGIL. Mantiene la carica fino al 1960.È stato anche consigliere comunale e dirigente nelle aziende di trasporto pubblico del veneziano.Durante i mesi finali del 1958, ossia durante un periodo infuocatoconseguenza del fallimento della «Formula Venezia», è assessore nella giunta di Armando Gavagnin, giunta che non riesce a far approvare il bilancio del 1958 finendo per essere commissariata. Dopo la morte di Umberto Sannicolò (15 giugno 1962), Golinelli – primo dei non eletti del collegio di Venezia – viene nominato deputato nelle fila del PCI, il 19 giugno 1962. Fino alla fine della legislatura è componente della II Commissione Interni. Nella quarta legislatura Golinelli è membro della X Commissione Trasporti, della XI Commissione Agricoltura e foreste; Commissione speciale per l’esame dei progetti di legge relativi alle zone depresse del centro nord; Commissione speciale per l’esame dei decreti legge relativi agli interventi ed alle provvidenze per le popolazioni e i territori colpiti dalle alluvioni o mareggiate dell’autunno 1966 e quindi segue da vicino tutto l’iter connesso ai finanziamenti speciali per la città a seguito dell’«acquagranda» del novembre 1966. Il suo nome è anche legato alla legge istitutiva della III zona industriale di Porto Marghera, poiché presenta come relatore di minoranza una proposta di legge che si fonde con quella della maggioranza, firmata da Vincenzo Gagliardi. Diviene segretario della federazione provinciale del PCI 1968-1970) durante il periodo turbolento susseguente all’XI congresso.Dal 1969 al 1972 è membro del Comitato centrale del PCI.Viene rieletto in consiglio comunale il 12 ottobre 1970 e nel 1975, dopo essere stato anche per un anno assessore nella Giunta Rigo-Pellicani, da cui rassegna le dimissioni il 20 dicembre 1976.Per vent’anni, finché ne ebbe fisicamente la possibilità, era stato anche segretario della sezione dell’ANPI di Mestre, dirigente del Comitato provinciale e membro del Consiglio nazionale dell’ANPI.